Gli acidi grassi nelle bacche di goji

Gli acidi grassi nelle bacche di goji

17.10.13 16:39

Quali acidi grassi sono contenuti nelle bacche di goji e in che modo aiutano la nostra salute?


Le bacche di goji non sono solo una fonte ineguagliabile di antiossidanti e una preziosa riserva di vitamine, sali minerali e microelementi ma offrono anche un ampio spettro di acidi grassi, importanti per la salute dell’organismo.
Gli acidi grassi sono racchiusi nei piccolissimi semi delle bacche.

100 gr di olio di semi di goji contiene:

67,8 gr di acido linoleico
3,4 gr di acido alfa-linoleico
16,8 gr di acido oleico
7,3 gr di acido palmitoleico
3,2 gr di acido stearico

Gli acidi grassi essenziali linoleico e alfa-linoleico


L’acido linoleico e alfa-linoleico sono due acidi grassi polinsaturi e rappresentano i cosiddetti acidi grassi essenziali. Si chiamano così perché l’organismo non è in grado di sintetizzarli e per questo devono essere assunti attraverso l’alimentazione nella giusta misura. Grazie a questi due acidi grassi inoltre l’organismo è in gradi di sintetizzare altri acidi grassi e rispettivamente acidi grassi omega-3 a partire dall’acido alfa-linoleico e acidi grassi omega-6 a partire da quello linoleico.

gli acidi grassi della famiglia degli omega-3 e omega-6 svolgono funzioni essenziali per l’organismo e lo aiutano a prevenire determinate patologie.

Gli acidi grassi omega-3 contribuiscono a diminuire la presenza di trigligeridi nel sangue e ad aumentare quella del colesterolo buono (HDL) così come pure a diminuire il rischio di patologie cardiovascolari perché rendono le piastrine meno aggregabili e il sangue di conseguenza più fluido.

Gli acidi grassi omega-6 riducono il colesterolo nel sangue in particolare quello cattivo LDL.

Oltre a servire da base per la formazione di acidi grassi omega-3 e omega-6 gli acidi grassi essenziali sono di vitale importanza per l’organismo perché partecipano alla costruzione delle membrane cellulari, sono quindi un costituente di tutti i tessuti, forniscono in parte energia per lo svolgimento di processi metabolici e possiedono una funzione modulatrice di determinate reazioni cellulari.



L’acido oleico
Si tratta un acido grasso monoinsaturo presente in abbondanza nell’olio di oliva. Possiede proprietà antiossidanti e antipertensive.

L’acido palmitoleico
È un acido grasso monoinsaturo della famiglia degli omega-7 presente in diversi grassi vegetali e animali, in particolar modo nell’olivello spinoso e nelle noci di macadamia. A livello salutistico è meno pregiato rispetto ad altri acidi grassi in quanto è suscettibile di aumentare i livelli di colesterolo cattivo (LDL).
Tuttavia studi recenti hanno gettato una nuova luce positiva sull’acido palmitoleico.
In uno studio sull’obesità condotto da ricercatori di Harvard è stato evidenziato come l’acido palmitoleico sia in grado di mettere in comunicazione il tessuto adiposo con il metabolismo sitemico garantendo così un equilibrio del metabolismo (omeostasi metabolica) ed evitando l’insorgere di steatosi epatica (fegato grasso).

Il un altro studio sulla longevità è stato inoltre osservato come discendenti di persone longeve presentano nei propri eritrociti una quantità maggiore di acido palmitoleico. Questa osservazione è stata ricollegata a quella di un altro studio che evidenzia come la longevità sia anche legata ad una maggiore presenza di acidi grassi monoinsaturi nell'organismo che rispetto a quelli polinsaturi sono più resistenti al deterioramento derivante dall’attacco dei radicali liberi.

L’acido stearico

è un acido grasso saturo che si ritrova in abbondanti quantità negli alimenti ricchi di grassi. Pur essendo un acido a catena lunga ha una bassa potenzialità di portare alla formazione di placche nelle arterie. Il fegato infatti trasforma l’acido stearico in acido oleico, monoinsaturo.


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